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Corta o lunga? A ogni condimento la sua pasta

Corta o lunga? A ogni condimento la sua pasta

La pasta ha questo immenso potere: mette d’accordo tutti. Sarà perché esiste in tante tipologie, tant’è che è quasi impossibile non riuscire a scovare quella che porta il sorriso sui volti e l’appetito negli occhi.
Anche se è un alimento così versatile, ogni formato di pasta ha il suo condimento, quello perfetto. Scopri insieme a noi gli abbinamenti pasta e sughi che ti consentiranno di preparare un piatto di pastasciutta coi fiocchi.



I formati di pasta migliori per i ragù di carne
Amatriciana. Guanciale, pecorino, vino bianco, pomodoro San Marzano, pepe e peperoncino: una lista di ingredienti che è un (saporito) programma. L’Amatriciana nasce con gli spaghetti, ma la tradizione romanesca ci ha messo lo zampino sostituendoli con i bucatini. Un successo.


Carbonara. Uno dei condimenti più amati, eppure tra i più controversi e reinterpretati (si fa col guanciale o con la pancetta? Ci va solo pecorino o anche parmigiano? Aglio, cipolla o niente di tutto ciò?). Anche con il formato di pasta ci si prende qualche libertà: con gli spaghetti viene sempre bene, ma è ottima anche con bucatini e tonnarelli (noi per esempio la prepariamo con le fettuccine). Con i rigatoni è eccellente.


Bolognese. La sua ricetta è depositata all’Accademia Italiana della Cucina dal 1982 ed è il condimento che forse più ci identifica all’estero; e in quanto massima espressione della tradizione emiliana, il ragù alla Bolognese è fatto per le tagliatelle all’uovo – oppure per qualsiasi pasta corta rigata, se non avete una sfoglina a disposizione. Molto buono anche con degli gnocchi di patate o di ricotta.


Cinghiale, coniglio, anatra. I ragù ricchi e corposi come quelli di cacciagione e selvaggina richiedono una pasta spessa e ruvida. Le pappardelle sono il formato più adatto, anche se dei maccheroncini di pasta fresca si prestano molto bene, riuscendo a trattenere bene il sugo. 





Alla ricerca della pasta perfetta per i sughi di pesce 
Vongole. La regola generale da tenere con i condimenti a base di pesce è scegliere un formato liscio. Nel caso del sugo alle vongole, che è molto saporito ma leggero, ci sono pochi dubbi: spaghetti! Il formato di pasta giusto per raccogliere sia il pesce che quel delizioso sughetto. Se li avete finiti vanno bene anche le linguine. L’importante è che siano al dente.


Salmone. Una pasta al salmone non ha molte pretese: il formato può spaziare dai fusilli alle mezze penne, dalle mezze maniche alle farfalle (molto azzeccate soprattutto se la pasta viene servita fredda). Noi al salmone abbiniamo le fettuccine.


Alla pescatora. Con un sugo denso e saporito, composto da più tipologie di pesce e molluschi, si può optare per un formato ampio, seguendo la regola “più il condimento è complesso, più la pasta dev’essere larga e spessa”. Per questo con un sugo alla pescatora consigliamo senza batter ciglio i paccheri lisci: abbastanza robusti per assorbire il sugo con facilità.



E con i sughi vegetariani? La scelta della pasta è un gioco da ragazzi
Pomodoro. Un altro dei capisaldi della cucina italiana, simbolo di una tradizione che poggia sulla semplicità. Il sugo di pomodoro fresco è camaleontico, si adatta al territorio e alla reperibilità degli ingredienti. Che sia fatto con l’aggiunta di basilico o origano, aglio o cipolla, pomodoro a pezzi o salsa, è un condimento passepartout che sta bene sia con gli spaghetti (un grande classico!) che con una pasta corta, dalle mezze maniche alle penne. Sempre buono.


Arrabbiata, puttanesca. Il regno della pasta corta. Il pomodoro invigorito da una sferzata di peperoncino piccante o dalla sapidità di olive e capperi chiama a sé penne, mezze penne e maccheroncini, meglio se di grano duro. Un sugo dell’ultimo minuto, per quella voglia di pasta che prende alle ore più improbabili.


Pesto di basilico. Quando si parla di abbinamenti, assolutamente vincente è l’accostamento per territorialità, che legittima l’unione di prodotti della zona di provenienza. E allora c’è poco da fare: con il pesto alla genovese ci vanno le trofie oppure le bavette, entrambi formati liguri.


Funghi. Gli intensi sapori del sottobosco danno i risultati migliori quando sono ammorbiditi da gusti più dolci e delicati. Con fughi misti, porcini e pioppini, rosolati nel burro con aglio e prezzemolo, le fettuccine ci vanno a nozze: la texture porosa della sfoglia riesce ad amalgamare tutti i sapori e a raccogliere il sugo alla perfezione. Provare per credere.

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